Che cosa devono fare ora le imprese?

Secondo la legge sulla sicurezza e la salute sul lavoro, il datore di lavoro è obbligato ad adottare misure per garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti. È consigliabile stabilire regole di condotta per ridurre il rischio di contagio, ma anche per raggiungere accordi in merito alla possibilità dei dipendenti di prendere ferie o ridurre gli straordinari al fine di garantire la continuità dell'attività aziendale e quindi dei posti di lavoro.

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Secondo la legge sulla sicurezza e la salute sul lavoro, il datore di lavoro è obbligato ad adottare misure per garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti. È consigliabile stabilire regole di condotta per ridurre il rischio di contagio, ma anche per raggiungere accordi in merito alla possibilità dei dipendenti di prendere ferie o ridurre gli straordinari, al fine di garantire la continuità dell'attività aziendale e quindi dei posti di lavoro.

Per le aziende possono inoltre risultare valide le seguenti raccomandazioni:

Inoltrare ai collaboratori le informazioni relative ai decreti e agli ordini emessi dagli organi competenti.
Informare i lavoratori sui sintomi dell'infezione.
Quali sono le regole di condotta nei rapporti con gli altri colleghi, con i clienti e i fornitori.
Introdurre misure igieniche più severe in azienda, come ad esempio lavarsi le mani frequentemente e accuratamente.
Arieggiare regolarmente i locali chiusi.
Prevedere un protocollo dei processi aziendali in caso di assenza del personale, in particolare regole di sostituzione e definizione delle priorità, ad esempio chi è in grado di far funzionare certe macchine o un determinato software.
Implementare e utilizzare reti di home office e smart working.
Utilizzare le videoconferenze.
Vietare, disdire o rinviare i viaggi aziendali.
Incoraggiare il dipendente a informare il datore di lavoro se è stato in contatto con persone realmente o potenzialmente infette o con persone che si sono trovate in zone a rischio negli ultimi 14 giorni.
Evitare i contatti sociali (ad esempio nella mensa aziendale o nelle sale ristoro) e aumentare le distanze con le altre persone, ad esempio preferendo la propria auto o bicicletta ai mezzi pubblici.
Il datore di lavoro si deve impegnare a spiegare al collaboratore le misure adottate, come la riduzione dell'orario di lavoro, l'assegnazione di ferie annuali ecc. Le motivazioni di questi provvedimenti non sono sempre chiare al collaboratore come lo sono per l'imprenditore. Di conseguenza, è importante sottolineare che simili misure vengono adottate per tenere in piedi l'azienda in un periodo critico e per salvaguardare il più possibile i posti di lavoro.
Comunicare l'impatto che la crisi attuale sta avendo sull'azienda, ma allo stesso tempo infondere fiducia nel lavoratore: tutto viene fatto per continuare a lavorare anche dopo la crisi.
Rafforzare lo spirito di appartenenza, appellandosi alla ragione e all'unità, all'insegna del motto “tutti assieme ce la faremo”.

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